Lev Tolstoj offre una metafora profonda per esplorare le aspettative riguardanti l'amore duraturo. L'idea che un sentimento possano persistere indefinitamente è confrontata con la realtà biologica e fisica della vita, simboleggiando il candeliere come una rappresentazione dell'anima o del cuoricino umani in fiamme d’amorosa passione. Questa immagine suggerisce che l'amore eterno può essere un ideale irrealistico poiché ogni persona ha la propria vita limitata e le esigenze personali cambiano nel corso degli anni, rendendo impossibile mantenere costante il fuoco emotivo senza alimentarlo continuamente. La candela simboleggia anche l'autosufficienza: non può bruciare per sempre da sola ma ha bisogno di un nutrimento e cura incessanti che vengono meno nel tempo, così come gli amori possono sfaldarsi in assoluto rispetto alla loro intensità originaria. In questo contesto l'amore è visto più attraverso la prospettiva dell'impossibilità della perfezione duratura tra due individui anziché un'idillio di infinita felicità.