Hitler si è forgiato insieme alla sua opera. Ha imparato per gradi, una tappa dopo l'altra, durante la lotta.
Gli uomini hanno poca stima degli altri, ma non ne hanno molta neanche di se stessi.
La burocrazia sovietica si è posta al di sopra di una classe che usciva appena dalla miseria e dalle tenebre e non aveva tradizioni di comando e di egemonia.
La vita è bella. Possano le generazioni future liberarla da ogni male, oppressione e violenza, e goderla in tutto il suo splendore.
Una metà del mondo deve sudare e grugnire e l'altra metà può sognare.
Nessuna lotta può concludersi vittoriosamente se le donne non vi partecipano a fianco degli uomini. Al mondo ci sono due poteri: quello della spada e quello della penna. Ma in realtà ce n'è un terzo, più forte di entrambi, ed è quello delle donne.
Non è la lotta che ci obbliga a essere artisti, è l'arte che ci obbliga a lottare.
Il più piccolo sforzo non è perduto. Ogni piccola onda sull'oceano porta aiuto alla bassa marea o al flusso delle onde, ogni goccia di pioggia fa saltare qualche fiorellino, ogni lotta diminuisce il dolore umano.
L'arte di vivere assomiglia più alla lotta che alla danza.
C'è un tempo in cui un uomo deve lottare e un tempo in cui accettare la sconfitta: quando la nave è salpata solo un matto può continuare ad insistere. Ma la verità è che io sono sempre stato un matto!
Combattere contro se stessi è la più dura delle battaglie; vincere contro se stessi è la più bella delle vittorie.
Chi lotta duramente per racimolare l'indispensabile, ha bisogno di evadere dalla sua miseria conquistando qualcosa di superfluo.
L'ultimo nemico che sarà sconfitto è la morte.
È una guerra sottile, in cui in gioco sembra essere proprio la sovranità stessa della Santa Sede. Era questa, la vera sfida. Fra Vaticano e magistratura italiana.
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