Mi ha aggredito, con un tono brusco. La tipica forza dei deboli.
La mente produce pensieri e se i pensieri sono esasperati anche lei in qualche modo s'intossica.
Il nostro era un abbraccio perfetto, sincronico, completo. Tra due corpi abituati a stringersi. E a farlo con intimità. Impossibile se non ci si conosce, se non c'è feeling.
Pur nella mia giovane età, ero già istintivamente consapevole che l'interesse che si suscita in una donna è direttamente proporzionale all'indifferenza con cui la si tratta, dunque mostravo indifferenza assoluta.
Il distacco e la rassegnazione possono essere tutt'al più il fine della consapevolezza, non il mezzo per evitarla.
Sono i deboli e i confusi che venerano le finte semplicità della franchezza brutale.
Mi sento incatenata, e nello stesso tempo mi sento così debole che queste catene mi sembrano un sostegno, e ho paura di spezzarle.
Conosco la mia miseria e la mia debolezza, ma so anche quanto piaccia ai cuori nobili, generosi, far del bene, perciò, vi supplico, beati abitanti del cielo, vi supplico di adottarmi come figlia.
Mai illudersi di essere forti, di saper padroneggiare la propria vita, di riuscire a fare la scelta migliore.
Non sono i nostri nemici che ci spaventano, ma i nostri punti deboli.
La debolezza degli arti dei bambini piccoli è innocente, non le loro anime.
L'uomo forte soffre senza lagnarsi, l'uomo debole si lagna senza soffrire.
La forza della critica risiede nella debolezza della cosa criticata.
Anche il debole vince il forte nelle cose giuste.
Il genere umano ha molte debolezze, ma le due principali erano: incapacità di arrivare in orario e incapacità di mantenere le promesse.