Essere sordi non è un handicap, è una qualità... ma per fare politica non è molto pratico.— Louane Emera
Essere sordi non è un handicap, è una qualità... ma per fare politica non è molto pratico.
O fortunata Roma, nata sotto il mio consolato!
L'essere oggetto di un processo politico è sempre ingiusto: la storia non si giudica nei tribunali, né i vincitori sono una credibile corte di giustizia.
In Italia politica estera significa turismo a spese del governo.
La politica e l'amicizia sono come due vecchi coniugi che convivono senza toccarsi.
Per diventare padrone, il politico si atteggia a servo.
In tutti i Paesi e in tutti i tempi la fellonia, il tradimento e lo spergiuro allignano. Ma solo in un Paese privo di etica aristocratica e militare come l'Italia potevano essere codificati in una «guida» alla politica di un Principe.
Tutte le istituzioni politiche e sociali non sono altro che una religione che, nel tentativo di realizzarsi, diventa la ragione del mondo.
Molti preti si danno alla politica. Tanto i voti li hanno già presi.
Il verbo "credere" non dovrebbe appartenere alla politica. Non basta promettere bene e saper comunicare.
Negli uomini pubblici l'amicizia è o interessata o falsa, e sempre corta.