La pace è una guerra, ma con se stessi.— Luigi Giussani
La pace è una guerra, ma con se stessi.
Solo un'epoca di discepoli può dare un'epoca di geni, poiché solo chi è prima capace di ascoltare e di comprendere si alimenta una maturità personale che lo rende poi capace di giudicare e di affrontare, fino ‐ eventualmente ‐ ad abbandonare ciò che lo ha alimentato.
Il cammino del Signore è semplice come quello di Giovanni e Andrea, di Simone e Filippo, che hanno cominciato ad andare dietro a Cristo: per curiosità e desiderio. Non c'è altra strada, al fondo, oltre questa curiosità desiderosa destata dal presentimento del vero.
L'unica via d'uscita è quella di riconoscere una realtà che viene prima di noi, prima di ciò che accade, prima del bene e del male che stiamo vivendo.
Nulla è così commovente come il fatto che Dio si sia fatto uomo per accompagnare con discrezione, con tenerezza e potenza il cammino faticoso di ognuno alla ricerca del proprio volto umano.
La vita ci è stata data per una creatività. Il tempo è come il tessuto su cui occorre disegnare una creazione.
La Pace è a prezzo della moderazione dei desideri,il nostro desiderare continuo ci riempie di agitazione.
Di là dal vetro il silenzio, l'immobilità assoluta, la pace.
Se il mondo vorrà la pace, il solo mezzo per quel fine è la nonviolenza e nient'altro.
La pace esige il lavoro più eroico e il sacrificio più difficile. Richiede maggiore eroismo della guerra. Esige una maggiore fedeltà alla verità e una purezza molto più grande della propria coscienza.
La pace è più preziosa di qualsiasi pezzo di terra.
Ci hai fatti per Te, Signore, e il nostro cuore non ha pace finché non riposi in Te.
Se vogliamo godere della pace, bisogna fare la guerra.
La pace è un pericolo costante: le guerre scoppiano sempre in tempo di pace.
Combattere per la pace è come fare l'amore per la verginità.
Il piacere delle dispute è di fare la pace.