Perdere la pazienza significa perdere la battaglia.
Potrei vivere senz'aria e senz'acqua, ma non senza di Lui. Potete strapparmi gli occhi, eppure non mi ucciderete. Ma distruggete la mia fede in Dio, e io sono morto.
Non è il contatto con la donna che corrompe l'uomo, è anzi l'uomo, spesso, troppo impuro per toccarla.
La giustizia nei confronti dell'individuo, fosse anche il più umile, è tutto. Il resto viene dopo.
L'utile e l'inutile non possono, come in linea di massima il bene e il male, che procedere insieme, e l'uomo deve fare la sua scelta.
Dobbiamo fare il miglior uso possibile del tempo libero.
C'è limite oltre il quale la pazienza cessa di essere una virtù.
Delle donne non vince quella che corre dietro, né quella che scappa, vince invece quella che aspetta.
Pazienza: una forma ridotta di disperazione, travestita da virtù.
La pazienza è amara, ma il suo frutto è dolce.
Sebbene la mia estesa esperienza come editore mi abbia portato a disdegnare i flashback, le anticipazioni e altri scaltri trucchetti, ritengo che se tu, mio caro lettore, riesci a prolungare la tua pazienza solo per un momento troverai che esiste un motivo per questo racconto di follia!
Pazienza e perseveranza. Il Verbo di Dio è entrato in «pazienza» nel momento dell'Incarnazione, e così, fino alla morte in Croce. Pazienza e perseveranza. Non abbiamo la "bacchetta magica" per tutto, ma possediamo la fiducia nel Signore che ci accompagna e non ci abbandona mai.
Sostenendo la pratica della pazienza si assume una posizione ferma nei confronti delle avversità.
La pazienza non può essere coltivata nell'isolamento: è infatti una qualità che può nascere solo in un contesto di interazione con gli altri, soprattutto altri esseri umani.
Un ipocrita è un paziente nella doppia accezione del termine. Calcola un trionfo e sopporta un supplizio.
Per i registi è difficile essere pazienti.