Se le stelle, anziché brillare continuamente sopra le nostre teste, fossero visibili solo da un particolare luogo del pianeta, tutti vorrebbero andarci per assistere allo spettacolo.

Camminare a me non va, in bicicletta vo' meglio. È un mezzo meno faticoso. Fino a poco tempo fa pedalavo spesso, ricavandone equilibrio, voglia di fare e volontà.

Gli italiani, con la loro religiosità esteriore fatta di processioni, di madonne che piangono, di statue che sanguinano, alla fin fine se ne fregano.

Se dire religione significa dire imposizione, allora il suo concetto, che dovrebbe racchiudere la libertà per eccellenza, diventa questione di fideistica obbedienza.

Ciascuna stella ha un colore caratteristico determinato dalla sua temperatura superficiale.

Se un uomo potesse nell'età della ragione rammentare l'ardore di un sol bacio materno, non potrebbe avere il coraggio di commettere la più piccola ingiustizia verso chi lo ha baciato in quel modo.

Il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto, l' ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto è un dio che è morto.

Non mi sento obbligato a credere che lo stesso Dio che ci ha dotato di sensi, ragione ed intelletto abbia inteso permetterci di rinunciare al loro utilizzo.

Il cuore e la ragione discutevano. E il dubbio sedeva tra loro.

Tutti gli uomini nascono aristotelici o platonici, cioè razionali o irrazionali: le opinioni e le interpretazioni difficilmente interesseranno i primi, e i fatti e le dimostrazioni non convinceranno mai i secondi.

Una volta raggiunto il punto in cui tutti hanno ragione, la ragione muore.

É meglio essere ottimisti ed avere torto piuttosto che pessimisti ed avere ragione.

Il pubblico uso della propria ragione deve essere libero in ogni tempo, ed esso solo può attuare l'illuminismo fra gli uomini.

La scialba ragione separa l'infinito da noi...

Il bene pubblico è fatto di un grande numero di mali privati.

Noi staremo offerti sulla croce,alla gogna, tra le pupillelimpide di gioia feroce.

Si fa un bel guadagno a sacrificare il piacere al fine di evitare il dolore.

Per poter vivere libero e felicemente devi sacrificare la noia. Non sempre è un facile sacrificio.

Morire per qualche d'uno o per qualche cosa, va bene, è nell'ordine; occorre però sapere o, per lo meno, esser certi che qualcuno sappia per chi o per che si è morti.

Se vuoi vivere come un centenario rinuncia a tutte le cose che ti fanno desiderare di voler vivere fino a cent'anni.

Chiunque cerchi di guidare gli altri, deve essere in grado di rinunciare a molte cose.

Giudica il tuo successo da ciò cui hai rinunciato per raggiungerlo.

Andate a parlare di sacrifici a chi scende in miniera o a chi tutte le mattine si alza dal letto pensando che fuori dalla porta lo attende la catena di montaggio. Io sono fortunato, io gioco, non mi sacrifico.