La citazione di Margherita Hack ci invita a riflettere sull'immensità del tempo e della durata dell'universo in confronto alla brevità delle nostre esistenze individuali. Questa osservazione scientificamente fondata suggerisce una prospettiva cosmica sulla vita, mettendo in evidenza il fatto che la sopravvivenza di un pianeta e della sua biosfera dipende da fattori esterni ma anche dalle scelte interne del genere umano. La frase solleva interrogativi profondi sul nostro ruolo nel cosmo, suggerendo una responsabilità collettiva per la conservazione di un pianeta che potrebbe ospitare vita in modo stabile per periodi incredibilmente lunghi se non veniamo distrutti da cause umane. Questa riflessione ci spinge a considerare con maggiore attenzione e serietà le nostre azioni nel mondo, promuovendo un senso di responsabilità verso la natura che va oltre l'egoismo individuale o generazionale.