Era un soffio, un ansito misterioso che pareva uscire dalla terra stessa.— Grazia Deledda
Era un soffio, un ansito misterioso che pareva uscire dalla terra stessa.
Mutiamo tutti, da un giorno all'altro, per lente e inconsapevoli evoluzioni, vinti da quella legge ineluttabile del tempo che oggi finisce di cancellare ciò che ieri aveva scritto nelle misteriose tavole del cuore umano.
L'amore è quello che lega l'uomo alla donna, e il denaro quello che lega la donna all'uomo.
Le grandi cose si dicono in silenzio.
Da una muraglia nera una finestra azzurra vuota come l'occhio stesso del passato guarda il panorama melanconico roseo di sole nascente.
Il silenzio è come il vento: accende le grandi incomprensioni e non spegne che quelle più piccole.
V'è una ineffabile eloquenza nel vento,e una melodia nel corso dei ruscellie nel mormorio delle canne sulle loro sponde,che per la sua inconcepibile relazionecon qualcosa entro l'anima nostra,desta gli spiriti a una danza di smarrita estasi.
Quando il sole si corica insaccato si aspetta il vento di ponente.
Un libro di poesie è un autunno morto: i versi son le foglie nere sulla bianca terra, e la voce che li legge è il soffio del vento che li affonda nei cuori intime distanze.
Vento. Aria che ha fretta.
L'amore è fatto di pioggia. Solo il vento sa quando e dove può arrivare.
Il maestrale si era fermato a guardarli. Non avrebbe mai voluto vederli salire in macchina e tornare a casa.
C'è un simbolismo speranzoso nel fatto che le bandiere non sventolino in mancanza d'aria.
Il vento, venendo in città da lontano, le porta doni inconsueti, di cui s'accorgono solo poche anime sensibili, come i raffreddati del fieno, che starnutano per pollini di fiori d'altre terre.
E forse gli alberi che attirano le tempeste, sono quelli che il vento inclina sui naufraghi, persi, senz'alberi, senz'alberi né isole fertili. Ma cuore mio, ascolta il canto dei marinai!