La creazione si sarebbe dovuta fermare al regno vegetale: l'animale è per natura assassino, l'animale mangia.
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La volgarità di un'idea si misura dal suo bisogno di proselitismo.
Nel reale si rischia di soffocare, nell'irreale di perdersi.
Chi è geloso non solo abdica all'eleganza, ma anche all'orgoglio; in questo modo si mette da sé in una condizione di inferiorità che incoraggia e, in un certo senso, merita il tradimento.
Oltre un certo grado la bellezza, come l'eleganza, non è più una semplice sfida all'imperfezione e alla miseria del mondo, ma una provocazione, anzi un oltraggio: ciò spiega l'odio che non poca gente nutre verso di essa.
Per capire il successo, altrimenti inspiegabile, di certi individui, bisogna sapere che esiste un tipo del tutto particolare di genio: il genio della mediocrità.Tutte le frasi, le citazioni, gli aforismi di Mario Andrea Rigoni
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I cani vivono con te, i gatti sono a pensione da te.
Mi piacciono i maiali. I cani ci guardano dal basso. I gatti ci guardano dall'alto. I maiali ci trattano da loro pari.
Nella pacatezza dello sguardo degli animali parla ancora la saggezza della natura; perché in essi la volontà e l'intelletto non si sono ancora distaccati abbastanza l'uno dall'altro per potersi, al loro reincontrarsi, stupirsi l'uno dell'altra.
Tutti gli animali, asini compresi, fanno quello che Venere comanda, però hanno il buon gusto di non parlarne. L'animale uomo, invece, ci scrive sopra montagne di romanzi.
Gli animali son creature di questa terra, sono nostri fratelli e quindi non è che si devon considerare oggetti a nostra disposizione. Sono esseri viventi che hanno capacità di amare e di soffrire e quindi dobbiamo trattarli proprio come fratelli, come fratelli minori.
Tutte le torture, i patimenti, i terrori inflitti agli animali appartengono legittimamente al dolore infinito della storia e ne modificano il senso, se ne abbia uno.
Gli animali sono assai più di noi soddisfatti per il semplice fatto di esistere, le piante lo sono interamente, gli uomini lo sono secondo il grado della loro stupidità. Questa dedizione totale al presente, propria degli animali, è la precipua causa del piacere che ci danno gli animali domestici.
Verrà il giorno in cui il resto degli esseri animali potrà acquisire quei diritti che non gli sono mai stati negati se non dalla mano della tirannia.
Il dolore dell'animale che viene ucciso per essere mangiato, è molto più intenso del piacere che prova chi lo mangia.
Che diritto abbiamo di strappare l'agnellino alla pecora per gustare un cosciotto di agnello, e il vitello alla mucca per avere le "fettine" che le mamme umane amano tanto per i propri figli?