Il cinema non produce arte, crea al massimo cultura.— Mario Monicelli
Il cinema non produce arte, crea al massimo cultura.
Il cinema non morirà mai, ormai è nato e non può morire: morirà la sala cinematografica, forse, ma di questo non mi frega niente.
La vita non è sempre degna di essere vissuta; se smette di essere vera e dignitosa non ne vale la pena.
L'umorista è uno che vede nelle vicende quotidiane, nei grandi momenti storici e sociali, il lato buffo, il lato contrastante, e lo mette in evidenza.
Senza questi elementi, fame, morte, malattia e miseria noi non potremmo far ridere in Italia.
Il teatro è condannato a morire da sé e deve consegnare il suo retaggio al cinematografo. Il cinematografo, tramutati in un ramo industriale l'ingenuo realismo e l'artisticità di Cechov e Gorki, spiana la strada al teatro dell'avvenire, alla libera arte dell'attore.
Il segreto del successo di "Nuovo Cinema Paradiso" è dovuto al fatto che generazioni di persone in tutto il mondo ritengono la sala cinematografica un luogo di educazione.
Io distinguo due tipi di successo: quello che ho avuto nello sport e quello nel cinema. Il primo è mio e non me lo leva nessuno. Il secondo è quello che il pubblico ha deciso di darmi e che mi ha permesso di fare 120 film.
I miei personaggi dicevano cose che io non sarei mai riuscito a pronunciare, ma che ho sempre desiderato dire.
L'aereo è come il cinema, esistono solo errori umani. Un brutto film è un errore umano.
Papà non parlava mai di cinema ma aveva nello studio una foto di Charlie Chaplin autografata. Papà adorava Chaplin, ecco perché nel mio cortometraggio è rappresentato come un angelo.
Il cinema dovrebbe farti dimenticare che sei seduto su una poltrona di un teatro.
Non sono brava a capire ciò che il pubblico vuole vedere.
Una delle cose migliori dell'essere un attore è che si lavora nell'ambito di una meritocrazia.
Ad Hollywood mi sono trovato sia bene sia male. Ho lavorato con grandi produttori come la Disney ed ho imparato molto, ma non mi capacito di quanti soldi sprecano.