Avete visto che bella giornata?— Mario Monti
Avete visto che bella giornata?
Ancora oggi, dopo la Shoah, l'odio razziale assume la forma insidiosa della diffidenza e del disprezzo fino alla violenza. Contro la viltà e l'egoismo, anche nel nostro tempo, serve il coraggio della verità contro l'inganno, la menzogna, l'infamia.
Il mattino arride sulle cime dei monti. In alto sulle cuspidi di un triangolo desolato si illumina il castello, più alto e più lontano. Venere passa in barroccio accoccolata per la strada conventuale.
Per lungo tempo sarà soltanto notte. Due vagabondi come noi, forse in qualche angolo, si ritroveranno alla luce del mattino.
Quando leggo i giornali alla mattina mi arrabbio. E allora penso a Epicuro che diceva che per star sereni bisogna star lontani dalla prigione degli affari e della politica. Aveva proprio ragione.
Napoli è l'unica città dove le persone ti salutano ancora con il "buongiorno" e non con un laconico "notte" o "giorno".
Il mio modo di vivere è estremamente semplice. Mi alzo la mattina e vado a letto la sera. Quello che faccio nel frattempo è occupare me stesso come meglio posso.
La parte più felice della vita di un uomo è quella che trascorre stando sveglio nel letto la mattina.
Questa mattina porta una pace che rattrista; nemmeno il sole mostrerà la sua faccia. Andiamo via da qui, a ragionare di questi dolorosi avvenimenti. Per alcuni sarà il perdono, per altri il castigo immediato: poiché mai storia fu più triste di quella di Giulietta e del suo Romeo.
La prima cosa che faccio la mattina è lavarmi i denti e affilarmi la lingua.
Scorrono gli anni, volano i mesi e i giorni. Quanta pioggia è caduta, quanta neve! Ti svegli una mattina, e pare che sia finito un altro anno, ma è soltanto un nuovo giorno, e qua e là è spuntata una nuova ruga: sulla schiena, sul soffitto, sulla guancia.
A tutti è dovuto il mattino, ad alcuni la notte. A solo pochi eletti la luce dell'aurora.