La brezza del mattino ha segreti da dirti. Non tornare a dormire.
O uomo! Viaggia da te stesso in te stesso.
La gratitudine è il paradiso di per se stessa.
Sai tu che cosa dice il rabab, parlando di lacrime e di dolore bruciante? Dice: "sono scorza rimasta lontana dal midollo: perché non dovrei piangere nel tormento della separazione?"
Io voglio cantare come cantano gli uccelli senza preoccuparmi di chi ascolta o di cosa pensi.
Anche dormire è una forma di critica, specialmente a teatro.
Val più il dormir quieto, senza affanni di cuore, di tutti i divertimenti del mondo.
Io generalmente non sento niente fino a mezzogiorno; poi è ora del mio sonnellino.
Sono troppo stanca per dormire. Non chiuderò occhio.
Non bisogna agire e parlare come dormenti.
Se potessi stringermi in una parola dormirei.
È un peccato andare a letto lo stesso giorno in cui ti sei alzato.
Russare è sorbire rumorosamente minestra di sogni.
Quando la virtù ha dormito, si alza più fresca.
È una strana cosa il letto, questa imitazione di tomba, ove adagiamo le membra stanche, e sprofondiamo quietamente nel silenzio e nel riposo.