La frase di Mary Oliver sollecita un confronto interiore sul modo in cui si vive e progetta la propria esistenza. La domanda diretta invita il lettore a riflettere su ciò che realmente desidera realizzare nella vita, suggerendo una valutazione critica dei propri obiettivi personali oltre alla quotidianità caotica o irregolare di cui siamo spesso consapevoli. Questo intervento invita all'autoanalisi e al superamento delle comodità della routine per affrontare le sfide che portano a un'esistenza più significativa e ricca di progetti personali.