Di tutte le cose che distinguono l'uomo dagli animali, nessuna è più grande dell'intelletto.— Matteo Ricci
Di tutte le cose che distinguono l'uomo dagli animali, nessuna è più grande dell'intelletto.
Un uomo di grande virtù, se non ebbe nemici fuor dal comune, ebbe certamente buoni amici. Se non ebbe nemici straordinari che lo costrinsero a essere accorto, certamente ebbe buoni amici che lo aiutarono.
Un vecchio amico è un buon amico: non dobbiamo abbandonarlo. Chi senza motivo lascia un vecchio amico per uno nuovo, dopo poco se ne pentirà.
Quando nell'amicizia il piacere prevale sulla virtù, non si può restare amici per lungo tempo.
La ragione ha con l'uomo la stessa relazione che il sole ha col mondo, diffondendo la sua luce per ogni dove. Abbandonare i principi affermati dall'intelletto e conformarsi alle opinioni altrui è come chiudere fuori la luce del sole e cercare un oggetto con una lanterna.
Le cose degli amici sono tutte comuni.
L'intelletto è spirito meccanico, l'arguzia spirito chimico, il genio spirito organico.
Intendere cosa sia Dio è impresa superiore all'uomo e al suo intelletto.
L'opinione è determinata in ultima analisi dai sentimenti e non dall'intelletto.
Nagarjuna fu uno dei più grandi Maestri che l'India abbia mai prodotto, del calibro del Buddha, Mahavira e Krishna. E Nagarjuna era un genio raro. A livello intellettuale non esiste paragone possibile con nessun altro al mondo. Capita raramente un intelletto così acuto e penetrante.
Dipingo con tutte le considerazioni che sono convenienti e che il mio intelletto può capire.
Con questa filosofia l'animo mi s'aggrandisse, e me si magnifica l'intelletto. Però, qualunque sii il punto di questa sera ch'aspetto, si la mutazione è vera, io che son ne la notte, aspetto il giorno, e quei che son nel giorno, aspettano la notte.
Apprendi a mortificare il tuo intelletto! Piangi sulle ferite di Nostro Signore! E soprattutto getta tutti i tuoi libri!
Non siamo così difficili: i più accomodanti, sono i più intelligenti.
Nella pacatezza dello sguardo degli animali parla ancora la saggezza della natura; perché in essi la volontà e l'intelletto non si sono ancora distaccati abbastanza l'uno dall'altro per potersi, al loro reincontrarsi, stupirsi l'uno dell'altra.