Maurice Maeterlinck evoca una visione profonda della connessione innata tra l'essere umano ed il neonato, sottolineando un legame di fiducia reciproca che esiste già prima del nascituro. Questa frasatura ci invita a riflettere sulla naturale e incondizionata fede dei bambini nei loro genitori o curatori immediati, non come una conquista ma piuttosto un dato fondamentale della condizione umana. Maeterlinck suggerisce che l'amicizia tra i neonati ed i grandi è qualcosa di innato e purissimo, privo del bisogno di essere guadagnata o meritata attraverso azioni successive. In questo modo, egli esplora la purezza dell'affetto iniziale e il valore intrinseco della fiducia che un bambino può avere nei confronti degli adulti.