La citazione di Norman Douglas riflette una profonda riflessione sull'essenza dell'amicizia e sulle aspettative che spesso accompagnano le relazioni umane. L'immagine di una taverna, simbolo di incontro e convivialità, viene utilizzata per mettere in luce come la vita sociale e le relazioni personali possano essere spesso superficiali. La frase suggerisce che molti individui, nel tentativo di costruire un ambiente familiare o di condivisione, si limitano a creare spazi di incontro che non necessariamente rappresentano un legame profondo o autentico. L'idea di aver 'messo su casa' può essere vista come un'aspettativa di stabilità e intimità, ma la realtà rivelata è quella di un ambiente aperto a tutti, dove l'amicizia potrebbe non essere realmente condivisa o intima. La metafora sottolinea quindi l'importanza di cercare relazioni sincere e significative, piuttosto che semplicemente accumulare presenze sociali. L'amicizia vera, come suggerisce la citazione, richiede un impegno autentico, un'intimità reale e una condivisione di valori e sentimenti, non solo una semplice convivialità o presenza reciproca.