La coerenza è l'unità della persona nel suo dinamismo.
Di un soggetto incoerente si può dire che non è uno, ma molti: accanto al suo io superiore vivono delle formazioni parassitarie, che tendono anch'esse a organizzarsi in modo simile all'io e a dargli talora «il cambio».
Un uomo coerente crede nel destino, un uomo capriccioso nel caso.
La realtà ha una coerenza, illogica ma effettiva.
Essere coerenti non è obbligatorio, ma confrontarsi con il problema sì.
Mentre già da tempo la filosofia veniva generalmente strumentalizzata, ora per fini pubblici, ora per fini privati, io senza lasciarmi turbare per più di trent'anni son rimasto coerente al corso del mio pensiero solo perché così dovevo, né potevo altrimenti.
Mi contraddico facilmente, ma lo faccio così spesso che questo fa di me una persona coerente.
La coerenza non è il mio mito. L'opportunismo alle volte è sopravvivenza.
Tieniti la tua coerenza, vecchio! Sono incoerente, come l'aere, più dell'aere!
La coerenza richiede di essere ignoranti oggi come lo si era un anno fa.
Né la contraddizione è indice di falsità né la coerenza è segno di verità.
Il rimangiarmi le mie parole non mi ha mai dato l'indigestione.