C'è un'ignoranza da analfabeti e un'ignoranza da dottori.
La povertà di beni può essere curata facilmente; quella di spirito, è incurabile.
Quand'anche potessimo essere sapienti del sapere altrui, saggi, per lo meno, non possiamo esserlo che della nostra propria saggezza.
La gioia profonda ha più severità che gaiezza; l'appagamento estremo e completo, più calma che giocondità.
Il segno più caratteristico della saggezza è un giubilo costante.
La guerra più difficile per l'essere umano è la guerra contro se stesso. La storia è piena di uomini e di donne che hanno vinto il mondo ma che sono crollati di fronte a loro stessi e alle loro debolezze.
L'inizio di una conoscenza, che sia di persone oppure di cose, consiste nell'ottenere un contorno definito della nostra ignoranza.
L'ignoranza dei preti è il più grande flagello del mondo.
Un uomo diventa saggio solo quando comincia a calcolare la profondità approssimativa della sua ignoranza.
Sono conscio dello stato della mia ignoranza e pronto a imparare da chiunque, indipendentemente dalla sua qualifica.
Gli ignoranti non possono non odiare, e temere insieme, coloro che si occupano delle cose ch'essi non capiscono.
Il più delle volte l'ignoranza può essere vinta: noi non sappiamo perché non vogliamo sapere.
Quanto più uno è ignorante tanto più è audace e pronto a scrivere.
È meglio nascondere la propria ignoranza.
L'ignoranza e la mancanza di curiosità sono due guanciali molto morbidi, ma per trovarli tali occorre avere una testa ben fatta come Montaigne.
La meraviglia dell'ignoranza è figlia e madre del sapere.