Il limite della democrazia: troppi coglioni alle urne.— Michele Serra
Il limite della democrazia: troppi coglioni alle urne.
Esporsi al giudizio di una comunità è un atto nobile e umile, ma se la comunità è così fortemente dominata dalla menzogna e dalla superstizione, quanto vale il suo giudizio? Antigone ebbe il privilegio di ribellarsi alle leggi. Ma come ci si ribella all' illegalità?
L'orbita della Terra attorno al Sole vi è estranea, vi vestite allo stesso modo quando soffia il blizzard e quando il sole cuoce il cranio, avete relegato il tempo atmosferico tra i dettagli che bussano vanamente sulla superficie del vostro bozzolo.
Tutto all'Inter è in odore di romanzesco, di eccessivamente emotivo, in un clima eccitato e ipercritico che in fondo rassomiglia poco al pragmatismo settentrionale e ha qualche cosa di intimamente meridionale.
Per conquistarsi la patente di moralista, vent'anni fa, bisognava essere dei notevoli rompicoglioni. Oggi basta dire "non si passa con il rosso" e già sei considerato tale.
Questa ripetizione ossessiva di sé stessi, al di là del dato anagrafico, è il vero segno dell'"invecchiamento" italiano: vecchio è chi dispera di cambiare e di cambiarsi, ed è ormai rassegnato a essere fino alla fine ciò che è sempre stato.
La democrazia fondata sull'eguaglianza assoluta è la più assoluta tirannide.
La democrazia è un piccolo nucleo basato sul comune accordo, circondato da una vasta gamma di differenze.
La democrazia è il sospetto ricorrente che più di metà delle persone abbia ragione, più della metà delle volte.
Democrazia significa l'opportunità di essere lo schiavo di tutti.
La democrazia, se non ha un orizzonte su cui fondarsi e non ha dei protagonisti che si riferiscano a dei parametri etici, perde di vista il bene comune.
Divenne vergogna nazionale che gli Stati spendessero a debito, quando è invece l'unico modo per noi cittadini di avere più benessere e una democrazia compiuta.
Volere arrestare la democrazia sembrerà allora voler lottare contro Dio.
Così come non vorrei essere uno schiavo, così non vorrei essere un padrone. Questo esprime la mia idea di democrazia.
La democrazia è la necessità di piegarsi di tanto in tanto alle opinioni degli altri.
La cultura del «parliamone» rischia talvolta di tradursi in una verbosa retorica, in un'involontaria e involontariamente comica parodia della democrazia.