L'autostima è il problema di molte donne.
Da quando sono piccola non mi prendo mai troppo sul serio. Forse perché sono partita, come molte donne, con un'autostima molto bassa.
Certe volte penso che noi non ci siamo lasciati perché volevamo lasciarci: ma soltanto perché nessuno ha voluto o saputo aiutarci quando, ancora giovanissimi, siamo precipitati in una crisi profonda.
Se in Italia chiedi, "ma tu con tua madre hai mai parlato di sesso?" "Con mia madre? Non potrei mai!". Per molti maschi italiani la mamma non ha niente a che fare con la sessualità. La mamma non bacia, la mamma non fa sesso, la mamma è una donna a sé. È la madonna asessuata.
Hanno scritto che avevo intrapreso una battaglia per avere soldi da Eros al momento della separazione. Mai chiesto una lira. Eros l'ho amato veramente.
Un grande errore: credersi più di quel che si è e stimarsi da meno di quel che si vale.
Chi perde denaro, perde molto; chi perde un amico, perde molto di più; chi perde la fiducia in se stesso, perde tutto.
Se poi il nostro "io" è detestabile, amare il prossimo come se stessi diventa un'atroce ironia.
Fino a quando non apprezzi te stesso, non dai un valore al tuo tempo. Fino a quando non dai un valore al tuo tempo, non farai nulla con esso.
Rispetta te stesso e gli altri ti rispetteranno.
Dobbiamo utilizzare il tempo come uno strumento, non come un divano.
La crudeltà è camuffata da «autostima» perduta. Anche Hitler mancava di autostima. Era il suo problema.
L'essenza dell'autostima è fidarsi della propria mente e sapere di meritare la felicità.
L'autostima non risolve tutti i problemi, e non è un'insufficiente autostima a causare l'emarginazione femminile. Al contrario, proprio perché vengono messe al margine e costantemente svalutate, le donne hanno difficoltà a stimarsi.
Il nocciolo della tua personalità è l'autostima, "quanto ti piaci". Più ti piaci e ti rispetti, meglio farai in qualsiasi cosa tu voglia intraprendere.