Un grande errore: credersi più di quel che si è e stimarsi da meno di quel che si vale.— Goethe
Un grande errore: credersi più di quel che si è e stimarsi da meno di quel che si vale.
Da dove siamo nati? Dall'amore. Come saremmo perduti? Senza amore. Cosa ci aiuta a superarci? L'amore. Si può trovare anche l'amore? Con amore. Cosa abbrevia il pianto? L'amore. Cosa deve unirci sempre? L'amore.
Riposare a fianco di coloro che si amano, è la più piacevole prospettiva che si possa ideare, se ci si spinge col pensiero oltre la vita. "Ricongiungersi ai propri cari" è un'espressione tanto dolce!
Tutti i pensieri intelligenti sono già stati pensati. Occorre solo tentare di ripensarli.
Ogni libro è un capitale che silenziosamente ci dorme accanto, ma che produce interessi incalcolabili.
Le persone intelligenti sono sempre il miglior manuale di conversazione.
Togli il "non" dalla frase "non posso".
L'autostima è qualcosa difficile da descrivere, da identificare, da analizzare: perché è "mobile", è funzione del passato, delle esperienze già fatte, ma anche di quelle che stiamo vivendo.
L'autostima altalenante è avere la consapevolezza dell'immensa inferiorità di chiunque altro e al tempo stesso la consapevolezza dell'immensa inferiorità di se stessi rispetto a chiunque altro.
Se sei nato senz'ali, non fare mai nulla per impedire loro di crescere.
Quando sei capace di applaudire te stesso, è molto più facile applaudire gli altri.
Persone di entrambi i partiti politici hanno da tempo riconosciuto che il benessere senza lavoro crea incentivi negativi che portano alla povertà permanente, perché priva le persone della loro autostima.
Esiste una cosa peggiore della morte e di qualsiasi sofferenza, la perdita della stima di sé. Quando si viene colpiti da una o più persone nella stima di sé, che costituisce la nostra dignità di uomini, la ferita è talmente profonda che neanche la morte può porre fine a questo tormento.
La coscienza: l'autostima fornita di alone.
Non mi sentivo una star quando me lo dicevano, o un'incapace quando me lo dicevano. Non ci sono mai cascata, forse per il basso livello di autostima.
Ogni mattina mi sveglio e, guardandomi allo specchio, provo sempre lo stesso ed immenso piacere: quello di essere Salvador Dalì.