Chi vuole compiere passi sicuri deve camminare lentamente.
Nella notte passiamo la metà della vita, Ed è la metà più bella davvero.
Se un uomo pensa al suo stato fisico o morale, quasi sempre scopre che è malato.
Come merito e fortuna siano concatenati, non viene mai in mente agli stolti.
L'azione è tutto, la gloria niente.
Gli stolti e i savi sono ugualmente innocui. Solo i mezzi matti e i mezzi savi sono veramente pericolosi.
Il dolore e il silenzio sono forti e la paziente sopportazione è divina.
La pazienza è la lezione che mi è stata insegnata dal momento in cui sono sceso sulla terra; da allora io mi sono sempre provato a praticarla, ma c'è ancora dell'altro da imparare.
È difficile metter d'accordo il dolore con la pazienza.
Forse è il momento di domandarti dov'è che finisce la profonda pazienza di cui vai così fiero e comincia una profonda indifferenza che fa carne di porco di ogni reale emozione tua, di Marianna, mia o di chiunque altro incontrerai.
Grazie alla pazienza e al candore di un'altra persona le cose possono cambiare, diventare altre cose.
Abbiamo un detto in Tibet: "Se perdi la pazienza e ti arrabbi, morditi le nocche". Significa che se montate in collera non dovete mostrarlo agli altri. Dite piuttosto, a voi stessi: "Lascia perdere".
La pazienza è una forma ridotta di disperazione, travestita da virtù.
La pazienza è la strada più difficile sulla quale rimanere, ma è il cammino più sicuro per la vittoria.
Pazientare è avere fiducia nel tempo.
Il miglior momento per tenere a freno la lingua è quando senti che devi dire qualcosa per non scoppiare.