L'ottimismo è l'oppio del genere umano.— Milan Kundera
L'ottimismo è l'oppio del genere umano.
La battaglia dell'uomo contro il potere è la battaglia della memoria contro l'oblio della dimenticanza.
Sedurre una donna è alla portata del primo imbecille. Ma bisogna sapere anche rompere; ed è da questo che si riconosce un uomo maturo.
L'esistenza non è ciò che è avvenuto, l'esistenza è il campo delle possibilità umane, di tutto quello che l'uomo può divenire, di tutto quello di cui è capace.
Chi si vendica oggi, si vendicherà certamente anche domani.
Il fondamento della vergogna non è il nostro sbaglio personale, bensì che tale umiliazione sia visibile da tutti.
Il pianeta sconvolto dalla recessione e dalle guerre ha bisogno di ottimismo. E io sono l'uomo giusto per trasmetterlo perché sono il più ottimista del mondo.
Sarebbe ingiusto passare sotto silenzio la definizione misteriosa ma suggestiva data, pare, da una bambina: "Un ottimista è un uomo che vi guarda gli occhi, un pessimista un uomo che vi guarda i piedi".
L'ottimista ha in comune con il pessimista la predisposizione a guardare verso il futuro, a chiedersi: saranno migliori o peggiori gli anni a venire?
L'ottimista pensa che questo sia il migliore dei mondi possibili. Il pessimista sa che è vero.
Odio le cose che nel mondo non vanno, non mi do mai per vinta e sono un'ottimista instancabile.
Cielo chiaro, sole splendente; se non piove, siamo tutti ottimisti.
Non dico che gli ottimisti siano sempre fatui, ma i fatui sono sempre ottimisti.
Un ottimista non rimarrà mai piacevolmente sorpreso.
L'ottimista pensa che questo sia il migliore dei mondi possibili, il pessimista sa che è vero.
Il motivo per il quale a tutti noi piace pensar tanto bene degli altri è che abbiamo paura per noi stessi. La base dell'ottimismo è il puro e semplice terrore.