Un uomo in grado di pensare non è sconfitto anche quando lo è sul serio.— Milan Kundera
Un uomo in grado di pensare non è sconfitto anche quando lo è sul serio.
Gli scrittori di romanzi insegnano al lettore a considerare il mondo come una domanda.
C'è un legame stretto tra lentezza e memoria, tra velocità e oblio.
L'uomo risponde della propria ignoranza.
La cosa più difficile da tradurre: non il dialogo, la descrizione, bensì i brani riflessivi. Se ne deve mantenere l'esattezza assoluta, ma al tempo stesso anche la bellezza.
La peggior disgrazia che vi possa capitare è un matrimonio felice: non avete minima speranza di divorzio.
La libertà di pensare è il coraggio di imbattersi nei proprio demoni.
Si può essere qualcuno semplicemente pensando.
Quel che si pensa ogni giorno può anche non essere sempre importante. Ma enormemente importante è quel che ogni giorno non si è pensato.
Ogni società civile, religiosa e politica determina i confini, le «riserve» più o meno ampie, entro cui il pensiero può liberamente esprimersi.
Gli uomini che pensano sempre ciò che dicono hanno il torto di credersi in diritto di dire sempre ciò che pensano.
Ancor prima che a scrivere, imparate a pensare.
Pensare è un piacere faticoso, come fare sport.
Si pensa come si vive.
Chiuder non posso a quel pensier le porte, Che mi reca voi viva entro la mente; Ch'ei per virtù del vostro raggio ardente V'entra per forza, e studia a la mia morte.
Tutta la vita dello Stato e della società è fondata sul tacito presupposto che l'uomo non pensi. Una testa che non si offra in qualsiasi situazione come un capace spazio vuoto non avrà vita facile nel mondo.