A letto succede di tutto.— Monica Vitti
A letto succede di tutto.
I poeti non cambiano, ma forse cambiamo noi e dobbiamo fare una strada intima per ritrovare la poesia nella quotidianità.
La poesia è una grazia, una possibilità di staccarsi per un po' dalla terra e sognare, volare, usare le parole come speranze, come occhi nuovi per reinventare quello che vediamo.
La mia giovinezza è il periodo che ricordo più spesso, anche se non è stato facile, ma pieno di parole che si confondevano con il teatro.
I colori, i suoni, gli sguardi raccontano il nostro tragitto. Un colore mi può incantare, uno sguardo mi può far innamorare, un sorriso mi fa sperare.
All'età di quattordici anni è cominciata la mia diseducazione. In Germania abitavo in una stanzetta con altri tre immigrati e la sera stendevamo le nostre mutande su un filo teso tra i letti a castello: stavo splendidamente.
È una strana cosa il letto, questa imitazione di tomba, ove adagiamo le membra stanche, e sprofondiamo quietamente nel silenzio e nel riposo.
Questa vita è un ospedale in cui ogni paziente è posseduto dal desiderio di cambiare letto.
Non sopporto gli irsuti inquisitori che pretendono di alzare il lenzuolo del letto nuziale; mi pare impudico.
Non ho mai pensato di farlo, ma se volete scommettere posso anche provare ad andare a letto con 5000 donne.
Che voluttà, mettersi con una donna nel letto di Procuste della propria visione del mondo.
Buona notte, cara la mia ragazza, cachi nel letto finché non si scassa, stia chiotta chiotta, si stiri il culo fino alla bocca; io vo al paese di cuccagna, per fare anche io un poco di nanna.
No, è ridicolo. Solo i codardi si nascondono sotto il letto, e io non sono un codardo... sono l'uomo di casa.
Entro un decennio nessun bambino andrà a letto affamato... nessuna famiglia dovrà preoccuparsi per il pane del giorno dopo.
Non voglio dormire con Fuller! Se beve qualcosa fa la pipì a letto! Mi piscerà addosso lo so!