Governare è far credere.— Niccolò Machiavelli
Governare è far credere.
Le cose nuove e subite sbigottiscono gli eserciti; le cose consuete e lente sono poco stimate da quegli; però farai al tuo esercito praticare e conoscere con piccole zuffe un nimico nuovo, prima che tu venga alla giornata con quello.
Può la disciplina nella guerra più che il furore.
Sono tanto semplici li uomini, e tanto obediscono alle necessità presenti, che colui che inganna troverà sempre chi si lascerà ingannare.
Non si debbe mai lasciare seguire uno disordine per fuggire una guerra, perché non la si fugge, ma si differisce a tuo disavvantaggio.
Andando infinite anime di quelli miseri mortali, che nella disgratia di Dio morivano, all'inferno, tucte o la maggior parte si dolevono, non per altro, che per havere preso moglie essersi a tanta infelicità condotte.
Chi ha responsabilità di governo non dovrebbe alimentare gli aspetti più deteriori dell'epoca in cui vive.
Chi rompe non paga e si siede al governo.
Il governo non è ragione, non è eloquenza, è forza. Come il fuoco, è un servo pericoloso e un terribile padrone.
Ogni governo è fondato sull'interesse; ed è appunto l'interesse più potente che deve dominare come fondamento del governo.
I finanziamenti ministeriali vanno dati solo alle opere prime vere. Basta coi bacucchi al centesimo film finanziati dal governo.
Noi abbiamo molto più da temere da un governo scaltro che da un governo torpido.
Se ci fosse un popolo di dei, si governerebbe democraticamente. Un governo così perfetto non è adatto agli uomini.
Vi ha nulla di più tirannico di un governo che pretende di essere paterno.
Qual è il miglior governo? Quello che ci insegna a governarci da soli.
La guerra è solo un trucco, in quanto non è affatto quello che sembra alla maggior parte della gente. E solo un ristretto numero di persone sa in realtà di che si tratta. Si conduce per il vantaggio di pochissimi. Le masse ne fanno le spese.