Chi non sa governare, è sempre un usurpatore.— Carlo Bini
Chi non sa governare, è sempre un usurpatore.
Il cuore e la sventura produssero la religione naturale, la religione della speranza e dell'avvenire e la manterranno finché vi saranno deboli ed infelici.
La politica è il governo dell'opinione.
La vita, a voler che sia bella, a voler che sia gaia, a voler che sia vita, dev'essere un arcobaleno, una tavolozza con tutti i colori, un sabato dove ballano tutte le streghe. Il sollazzo e la noia, il pianto e il riso, la ragione e il delirio, tutti devono avere un biglietto per questo festino.
La felicità le più volte consiste nel sapersi ingannare.
La parola è un bel dono; ma non rende la ricchezza del nostro interno; è un riflesso smorto e tiepidissimo del sentimento, e sta alla sensazione come un sole dipinto al sole della natura.
Uno stato è governato meglio da un uomo ottimo che da un'ottima legge.
Il governo si espande fino ad assorbire tutti i redditi e poi ancora un po'.
Nulla si può sperare dall'alto, tutto dal basso.
Il governo è troppo grande e troppo importante per essere lasciato ai politici.
Il governo non è uno show business.
Il crimine è contagioso. Se il governo infrange la legge, alimenta il disprezzo per la legge.
L'obiettivo costante del governo è dividere e organizzare i diversi uffici in modo che ognuno di essi possa controllare l'altro; che l'interesse privato di ciascun individuo faccia da sentinella sui diritti pubblici.
Il governo mette a fuoco intere città quando alla popolazione non è permesso di usare le lanterne.
Dovremmo scegliere i nostri governanti guardando le loro biblioteche.
Se qualcuno pensa che le parole governo ed efficienza appartengano alla stessa frase, abbiamo a disposizione dei consulenti psichiatrici.