L'umana sapienza consiste nel tollerare.— Carlo Bini
L'umana sapienza consiste nel tollerare.
La vita, a voler che sia bella, a voler che sia gaia, a voler che sia vita, dev'essere un arcobaleno, una tavolozza con tutti i colori, un sabato dove ballano tutte le streghe. Il sollazzo e la noia, il pianto e il riso, la ragione e il delirio, tutti devono avere un biglietto per questo festino.
Il bene e il male sono i due sproni del mondo, e lo tengono in carreggiata. Se pungesse soltanto il male, il mondo perderebbe l'equilibrio e cadrebbe tutto da una parte. E così viceversa del bene.
Il cuore e la sventura produssero la religione naturale, la religione della speranza e dell'avvenire e la manterranno finché vi saranno deboli ed infelici.
Chi non sa governare, è sempre un usurpatore.
Quando i saggi hanno raggiunto il limite estremo della loro saggezza, conviene ascoltare i bambini.
All'uomo più saggio, ampia com'è la sua visione. La Natura resta di una certa infinita profondità, di una certa infinita espansione e tutta l'esperienza finora raggiunta limita se stessa a pochi secoli calcolati e miglia quadrate misurate.
Il silenzio è stupido se siamo saggi, ma saggio se siamo stupidi.
Se il pazzo persevererà nella sua follia diventerà saggio.
Le donne ragionevoli e responsabili non vogliono votare.
È vero saggio chi, nella sua vecchiezza, sa risalire il fiume e guardare le ninfee, senza pungersi alle spine dei desideri rimasti sulle rive.
Un certo uomo ci ha chiamati, 'tra tutti i popoli i più saggi in azione,' ma ha aggiunto, 'i più stupidi nei discorsi'.
Chi manda la lingua avanti al pensiero non ha del saggio.
Anche uno stolto può essere saggio dopo l'evento.
L'uomo saggio non si rattrista per gli uomini che non conoscono, si rattrista di non conoscere gli uomini.