L’idea centrale è che nessun discorso elevato, nessuna idealizzazione spirituale, nessuna parola nobile riesce a prolungare oltre un certo limite ciò che chiamiamo amore. Il legame tra le persone viene descritto come qualcosa di intimamente legato alla dimensione corporea e sensuale, al desiderio e alla sua soddisfazione. Una volta che l’impulso fisico si è esaurito, viene meno la forza che teneva unite le anime, per quanto si cerchi di nobilitare, giustificare o abbellire questa unione con concetti alti o sentimenti proclamati eterni. Viene messa in discussione l’idea romantica di un amore puramente spirituale, destinato a superare il tempo e la caducità del corpo. Il rapporto affettivo è visto come fragile, temporaneo, legato a un istante intenso ma limitato. Le parole possono illudere, possono costruire narrazioni rassicuranti, ma non sostituiscono la sostanza vitale che anima un legame. In questo sguardo disincantato, l’amore appare come una fiamma breve e concreta, che nessuna raffinatezza del linguaggio riesce a tenere accesa quando la sorgente reale del desiderio si spegne.