Non ci comprenderemo mai del tutto, ma potremo assai più che comprenderci.
— Novalis
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La nostra interpretazione
La frase di Novalis suggerisce una profonda riflessione sulla natura dell'interezza e della reciprocità nell'esperienza umana, spesso associata all'amoroso legame tra due persone. Questo pensiero si propone come un invito a riconsiderare le aspettative riguardanti la comprensione reciproca in una relazione amorosa o nella vita sociale e personale più ampio contesto.
Essa introduce l'idea che, nonostante il nostro desiderio di conoscere completamente gli altri fino al fondo dell'anima loro – un ideale comunemente associato all'amore puro ma spesso irrealistico - esiste ancora la possibilità e forse anche una condizione necessaria per costruire legami profondi ed essenziali. Questa affermazione potrebbe riferirsi al fatto che, nonostante l'impossibilità di conoscere completamente un'altra persona o essere compresi in modo totale da qualcuno – spesso una caratteristica dell'amore finito e/o amore non corrisposto - esistono forme diverse ed altrettanto nobili per costruire intimità significativa.
In questo senso, la frase di Novalis invita a valutare i legami umani con un atteggiamento più fluido verso il cambiamento e l'incertezza che caratterizzano le relazioni lunghe. È una mappa per navigazione attraverso esperienze complesse dell'amore, dove la presa di coscienza non è solo accettata ma anche incoraggiata come un elemento essenziale della crescita personale e del legame con gli altri.