Domani torneremo a navigare l'immenso mare.— Orazio
Domani torneremo a navigare l'immenso mare.
Uno stomaco raramente digiuno disprezza i cibi volgari.
La forza bruta non governata dalla ragione rovina sotto il suo stesso peso.
La pallida morte batte ugualmente al tugurio del povero come al castello dei re.
La rabbia è una follia momentanea, quindi controlla questa passione o essa controllerà te.
Dello scrivere bene l'origine e la sorgente è il pensiero saggio.
Il mare non ha paese nemmen lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare, di qua e di là dove nasce e muore il sole.
Ogni onda del mare ha una luce differente, proprio come la bellezza di chi amiamo.
Chi ha roba in mare non ha nulla.
Gli occhi dietro alle lacrime come due pesciolini in un mare troppo stretto.
Non puoi attraversare il mare semplicemente stando fermo e fissando le onde. Non indulgere in vani desideri.
Si ottiene dal mare quello che ci offre, non quello che vogliamo. Le nostre reti, coffe, nasse, sono una domanda. La risposta non dipende da noi, dai pescatori.
Umane sventure certo possono agli umani toccare; e molte sventure ai mortali vengon dal mare e molte poi dalla terra, se il tempo di vita in là si prolunghi.
Ci vorrebbe un mare dove naufragare come quelle strane storie di delfini che vanno a riva per morir vicini e non si sa perché... come vorrei fare ancora, amore mio, con te.
Una donna conosce la faccia dell'uomo che ama come un marinaio conosce il mare aperto.
Il mare, una volta lanciato il suo incantesimo, ti terrà per sempre nella sua aura di meraviglia.