Giustizia è riportare tutte le cose al loro senso.
Noi viviamo nella società del profitto. L'uomo investe ciò che è e ciò che ha per riavere aumentato ciò che investe. Nella società del gratuito invece l'uomo investe per partecipare e comunicare e il criterio per impegnarsi a produrre i beni per tutti è l'amore.
Cosa vuol dire vegliare? Non è stare attenti al pericolo, vuol dire essere positivi, svegli.
Non c'è nessuno così ricco che non abbia bisogno di ricevere, nessuno così povero che non abbia qualcosa da dare.
In concreto l'uomo è maturo quando non è più il centro di se stesso, ma comprende e vive che ha in sé qualcosa da dare e da ricevere.
Al povero non va dato ciò che è possibile a noi ma ciò di cui lui ha bisogno.
La giustizia suppone già molto amore.
La giustizia di sè è nell'istante, quella degli uomini nel tempo, quella di Dio nell'eternità.
La spada della giustizia non ha fodero.
Giustizia non esiste là dove non vi è libertà.
La vita è niente, la giustizia un'invenzione degli uomini. Ognuno ha la sua verità.
Ho sempre pensato che la pietà porti frutti più ricchi della mera giustizia.
Sicuramente non c'è nulla di più utile che comprendere che noi siamo nati per la giustizia e che il diritto non è stato costituito dalla convenzione, bensì dalla natura.
Per me libertà e giustizia sociale, che poi sono le mete del socialismo, costituiscono un binomio inscindibile non vi può essere vera libertà senza la giustizia sociale, come non vi può essere vera giustizia sociale senza libertà.
Quando per la porta della magistratura entra la politica, la giustizia esce dalla finestra.
La giustizia non è equità, è vendetta e castigo.