La felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha.
Le informazioni riservate sono, in pratica, la fonte di ogni grande fortuna moderna.
La conversazione erudita è o l'affettazione dell'ignorante, o la professione di colui che è mentalmente disoccupato.
Nulla riesce tanto fatale alla individualità quanto la riflessione.
Benché sembri un paradosso e i paradossi sono sempre pericolosi è pur vero che la vita imita l'arte assai più di quanto l'arte non imiti la vita.
L'uomo colto è colui che sa trovare un significato bello alle cose belle. Per lui la speranza è un fatto reale.
Felicità. Gradevole sensazione suscitata dalla contemplazione delle miserie altrui.
È felice chi giudica rettamente. È felice chi è contento della sua condizione, qualsiasi essa sia, e gode di quello che ha. È felice chi affida alla ragione la condotta di tutta la sua vita.
La felicità umana non sta mai ferma in uno stesso luogo.
L'umanità ha sempre barattato un po' di felicità per un po' di sicurezza.
La felicità è costellata di sventure evitate.
La felicità, l'infelicità sono idee soggettive, ma la fortuna di conoscere persone fuori del comune, che vi segnano al punto che la vostra vita, i vostri sogni, le vostre ambizioni, cambiano profondamente, è un grande privilegio.
La felicità in assoluto non esiste, essa è solo una momentanea sospensione dell'affanno.
Uno dei grandi segreti della felicità è moderare i desideri e amare ciò che già si possiede.
Come c'è del merito nell'infelicità, c'è dell'intelligenza nell'essere felici.
La felicità è fatta di un niente che, nell'attimo in cui lo godiamo, ci sembra tutto.