La felicità consiste nell'ignoranza del vero.
Niuna cosa nella società è giudicata, né infatti riesce più vergognosa del vergognarsi.
Parecchi filosofi hanno acquistato l'abito di guardare come dall'alto il mondo, e le cose altrui, ma pochissimi quello di guardare effettivamente e perpetuamente dall'alto le cose proprie.
Gli uomini sarebbero felici se non avessero cercato e non cercassero di esserlo.
La noia è la più sterile delle passioni umane. Com'ella è figlia della nullità, così è madre del nulla: giacché non solo è sterile per sé, ma rende tale tutto ciò a cui si mesce o avvicina.
L'ubriachezza è madre dell'allegria.
È meglio essere infelici da soli che essere infelici con qualcuno.
Vivi felice, se felice in terra visse nato mortal.
La gioia è la speranza di una felicità eterna.
Quando siamo felici siamo sempre buoni, ma quando siamo buoni non siamo sempre felici.
La felicità materiale riposa sempre sulle cifre.
La nostra condizione è buona al momento della nascita; è colpa nostra se la peggioriamo. La natura ha agito in modo che non ci vuole molto per vivere bene: ognuno è in grado di rendersi felice.
La bellezza non è che una promessa di felicità.
In che consiste la vera ricchezza, la vera felicità? Nell'aver pochi bisogni.
Non vi è che un modo per essere felici: vivere per gli altri.