L'affermazione di Ardengo Soffici suggerisce una profonda connessione tra la felicità e l'arte, invitando a considerare il vivere come un processo creativo. In questa prospettiva, raggiungere lo stato della felicità non è solo un traguardo da perseguire ma piuttosto un modo di esprimersi attraverso le proprie azioni e scelte quotidiane. L'arte qui diventa una metafora per la ricerca continua dell'eccellenza, del gusto personale ed estetico nell'esistenza stessa. La felicità non è più vista come un evento casuale o contingente ma piuttosto come il risultato di uno sforzo consapevole e continuo verso l'autoespressione e la realizzazione delle proprie potenzialità creative.