La felicità è il profumo dell'anima.
Il compito degli intellettuali è quello di ricercare la verità in mezzo all'errore.
Ognuno porta in fondo a sé stesso come un piccolo cimitero di coloro che ha amato.
Noi non scegliamo affatto. Il nostro destino sceglie. Ed è saggezza mostrarci degni della sua scelta, qualunque essa sia.
La vita non è raffinata. La vita non si prende con i guanti.
La felicità sta nel conoscere i propri limiti e nell'amarli.
La felicità è una ricompensa che giunge a chi non l'ha cercata.
Gli uomini, in fondo, sanno benissimo che la felicità è un sogno, e nulladimeno, non paghi di serbarne in cuore il desiderio e la speranza, vogliono di questa speranza e di questo desiderio fare un diritto.
La felicità è una realtà sfuggente, simile per certi versi a un'anguilla: ogni volta che pensi di averla catturata, ti sfugge.
La felicità non è altro che il profumo del nostro animo.
Se ci fosse nel mondo un numero più cospicuo di persone che desiderano la propria felicità più di quanto desiderino l'infelicità altrui, potremmo avere il paradiso nel giro di qualche anno.
Capita a volte di sentirsi per un minuto felici. Non fatevi cogliere dal panico: è questione di un attimo e passa.
La felicità non sta nell'essere amati: questa è soltanto una soddisfazione di vanità mista a disgusto. La felicità è nell'amare.
La felicità è quello stato di consapevolezza che deriva dalla realizzazione dei propri valori.
La felicità non è cosa facile: è molto difficile trovarla in noi stessi e impossibile trovarla altrove.
Nessuno si è mai sentito felice nel presente a meno che non fosse ubriaco.