Gl'italiani non hanno costumi; essi hanno delle usanze.
Nessun bene si può avere al mondo, che non sia accompagnato da mali della stessa misura.
E in vero, colui che si uccide da se stesso, non ha cura né pensiero alcuno degli altri; non cerca se non la utilità propria; si gitta, per così dire, dietro alle spalle i suoi prossimi e tutto il genere umano.
Lo sventurato non bello, e maggiormente se vecchio, potrà esser compatito, ma difficilmente pianto. Così nelle tragedie, ne' poemi, ne' romanzi ec. come nella vita.
La noia è la più sterile delle passioni umane. Com'ella è figlia della nullità, così è madre del nulla: giacché non solo è sterile per sé, ma rende tale tutto ciò a cui si mesce o avvicina.
È vero, come predica Cicerone, che la virtù è il fondamento dell'amicizia, nè può essere amicizia senza virtù; perchè la virtù non è altro che il contrario dell'egoismo, principale ostacolo all'amicizia.
Fra 30 anni l'Italia non sarà come l'avranno fatta i governi, ma come l'avrà fatta la TV.
Mi mancano gli italiani, il modo in cui si riuniscono per cenare, le loro priorità.
In Italia la linea più breve tra due punti è l'arabesco.
Gli italiani sono un popolo di sedentari. Chi fa carriera ottiene una poltrona.
L'Italia è fatta, tutto è a posto.
In Italia tutto è a mezzo.
E non è neppure vero, come afferma Fini, che è italiano chi ama l'Italia... Occorre dimostrare di conoscere almeno sommariamente la nostra cultura, le nostre tradizioni, la lingua; e adattarsi o, meglio, sposare i nostri costumi.
Italia mia, non men serva che stolta.
L'Italia è un posto perfetto per andarci in vacanza.