Il futuro appartiene al dandy.— Oscar Wilde
Il futuro appartiene al dandy.
È triste. Metà del mondo non crede in Dio, e l'altra metà non crede in me.
Ogni grand'uomo oggigiorno ha i suoi discepoli, ed è sempre Giuda a scriverne la biografia.
È un errore credere, come vogliono alcuni che il volto rispecchi il pensiero. Qualche volta il vizio segna rughe sul volto e ne altera le linee, ma non più di questo. Il volto è una vera maschera che ci è concessa per celare i nostri pensieri.
L'ottusità è sempre una irresistibile tentazione per l'ingegno arguto, e la stupidità è la permanente Bestia Trionfans che chiama fuori la saggezza dalla sua caverna.
Il vero artista non si preoccupa menomamente del pubblico. Per lui il pubblico non esiste.
Eterna superiorità del dandy. Che cos'è il Dandy?
Il dandysmo è... una varietà di geni.
Il dandismo non è neppure, come sembrano credere molti sconsiderati, un gusto sfrenato del vestire e dell'eleganza materiale. Per il dandy perfetto tali cose sono unicamente un simbolo della superiorità aristocratica del suo spirito.
Ciò che c'è di vile in una funzione qualunque. Un Dandy non fa nulla. Ve lo figurate un dandy che parla al popolo, eccetto per schernirlo?
Il dandy deve aspirare a essere sublime, senza interruzione. Deve vivere e dormire davanti a uno specchio.
Il dandy deve essere celibe, claustrale; è di fatto un monaco con uno specchio al posto del breviario e del rosario; un anacoreta che mortifica la propria anima perché sia perfetto il suo corpo.