Per conoscere, anche poco, se stessi, bisogna conoscere a fondo gli altri.
Malgrado che la società giudichi la contemplazione come il delitto più grave che un cittadino possa commettere, secondo la cultura più eccelsa essa è l'occupazione più propria all'uomo.
Tutto ciò che è bello appartiene alla stessa epoca.
La terra è un teatro, ma ha un repertorio deludente.
Tutti ti amano quando sei due metri sotto terra.
Il buono ha avuto fortuna e il cattivo è finito male. Ecco che cosa si intende con la parola "fiction".
Perché due si conoscano a fondo è necessario siano sé stessi, ma di solito non si è sé stessi fino a quando non ci si conosce a fondo.
La massima conoscenza è sapere che siamo circondati dal mistero.
La cosa più difficile è conoscere sé stessi.
Tutti desiderano possedere la conoscenza, ma relativamente pochi sono disposti a pagarne il prezzo.
Conoscersi significa errare e l'oracolo che ha detto "Conosci te stesso" ha proposto un compito più grave delle fatiche di Ercole e un enigma più oscuro di quello della Sfinge.
Possiamo vedere e conoscere soltanto ciò che di noi è morto. Conoscersi è morire.
L'attività è l'unica strada per la conoscenza.
Nessun uomo ha mai avuto conoscenza certa, né alcuno l'avrà mai sugli dèi e su tutte le cose che dico, e se anche qualcuno arrivasse a esprimere una cosa compiuta al più alto grado, neppur lui ne avrebbe tuttavia vera conoscenza, poiché di tutto vi è solo un sapere apparente.
È dalle piccole cose che conosciamo noi stessi.
La conoscenza del prossimo ha questo di speciale: passa necessariamente attraverso la conoscenza di se stesso.