Il volto di un uomo è la sua autobiografia. Il volto di una donna è la sua opera di fantasia.— Oscar Wilde
Il volto di un uomo è la sua autobiografia. Il volto di una donna è la sua opera di fantasia.
Tutto ciò che è moderno viene, prima o poi, superato.
Non si è mai data un'epoca creativa che non sia stata anche critica. Poiché è la facoltà critica che inventa forme nuove. La tendenza della creazione è quella di ripetersi.
Le donne brutte sono sempre gelose dei loro mariti. Le donne belle non ne hanno mai il tempo. Sono sempre così occupate a essere gelose dei mariti delle altre.
Nessuno di noi riesce a sopportare che gli altri abbiano gli stessi nostri difetti.
La mia esperienza è questa: appena la gente è vecchia abbastanza per saperne di più, non sa proprio più niente.
I lettori sono personaggi immaginari creati dalla fantasia degli scrittori.
È esser tutto fantasia, passione, e tutto desiderio, adorazione, esser dovere, rispetto, umiltà, esser pazienza ed impazienza insieme, castità, sofferenza, obbedienza.
In amore non c'è disastro più spaventoso che la morte dell'immaginazione.
L'entusiastica fantasia ha sempre marinato la scuola.
La mediocrità annichilisce, appiattisce, rende tutti uguali. La fantasia e i sogni sottolineano le nostre risorse interne, cioè il nostro stesso segreto di vivere.
La morale è la fantasia.
Come la pazzia, in un certo senso elevato, è l'inizio di ogni sapienza, così la schizofrenia è l'inizio di tutte le arti, di ogni fantasia.
La fantasia è la figlia diletta della libertà.
La fantasia è quella cosa che certe persone non riescono neanche a immaginare.
Non fosse per la fantasia un uomo sarebbe tanto felice tra le braccia di una cameriera quanto tra quelle di una duchessa.