Tendiamo sempre verso ciò che è proibito, e desideriamo quello che ci è negato.— Ovidio
Tendiamo sempre verso ciò che è proibito, e desideriamo quello che ci è negato.
Gli uomini non apprezzano una buon azione se non porta una ricompensa.
La sorte più misera dà sicurezza: infatti non v'è paura di peggioramento.
L'autore loda il suo lavoro.
Finché sarai felice, conterai molti amici, ma se i tempi si fanno più grigi, sarai solo.
Chiunque ama l'aurea via di mezzo, evita, sicuro, sia lo squallore del vile tugurio sia, frugale, lo splendore della reggia invidiata.
Quel desiderio era smisurato, appunto perché senza speranza.
I desideri, anche più innocenti, hanno questo di brutto, che ci sottomettono agli altri e ci rendono schiavi.
Non è il meglio per gli uomini che si realizzi quanto essi desiderano.
Difficile è la lotta contro il desiderio, perché ciò che esso vuole lo compera a prezzo dell'anima.
La pena, causata dal desiderio non appagato, è insignificante in confronto con quella del rimorso: la prima si trova davanti l'avvenire sempre aperto e imprevedibile; la seconda, il passato, irrevocabilmente chiuso.
Non bisogna sciupare quello che si ha con il desiderio delle cose che mancano, ma riflettere sul fatto che anche ciò che si ha era prima oggetto del desiderio.
L'aver desideri smoderati è da fanciullo, non da uomo.
Il poco pare molto per chi si accontenta: infatti, i desideri modesti controbilanciano la scarsità di ricchezza.
Un desiderio quand'è tale? Solo quando è appunto un desiderio. Dopo che lo raggiungi pervade e governa solo il vuoto.
Ciò che l'uomo desidera è una donna; ciò che desidera la donna è raramente qualcosa di diverso dal desiderio dell'uomo.