La frase di Pablo Neruda esprime una profonda connessione emotiva e fisica tra due esseri. Attraverso l'uso della metafora dell'inappagamento, il poeta enfatizza la naturale interdipendenza che si instaura quando un individuo incontra qualcuno capace di colmare i suoi vuoti interiori ed esteriori più profondamente e intimamente. In questo contesto l'altro non è solo una fonte di gratificazione sensoriale, ma rappresenta anche ciò senza cui la propria esistenza sarebbe incompleta o imperfetta; essendo necessario per un equilibrio che permette al soggetto stesso e all'altra persona di completarsi reciprocamente. Questo concetto suggerisce non solo una relazione fondamentalmente basata su attrazioni fisiche, ma anche sull'importanza reciproca dell'esistenza stessa dei due individui per l'unione spirituale ed emotiva.