Lo spirito olimpico non è né la proprietà di una razza, né di una era.
I Giochi Olimpici sono stati creati per l'esaltazione e la glorificazione del singolo atleta.
Lo Spirito Olimpico cerca di creare uno stile di vita basato sulla gioia dello sforzo, sul valore educativo del buon esempio e il rispetto universale dei principi etici fondamentali.
A nome di tutti i concorrenti, prometto che prenderemo parte a questi Giochi Olimpici rispettando e osservando le regole che li governano, impegnandoci nel vero spirito della sportività per uno sport senza doping e senza droghe, per la gloria dello sport e l'onore delle nostre squadre.
Lo sport è la coltivazione abituale e volontaria di intensi sforzi fisici.
L'importante non è vincere ma partecipare.
I primati mondiali sono fatti per essere battuti, un oro olimpico resta per sempre.
La mia vittoria all'Olimpiade di Londra '48: Misi la testa fuori, vidi il punteggio e, per la seconda volta nella storia, un uomo camminò sull'acqua.
La mia presenza alle Olimpiadi può essere interpretata solo come uno spettacolo da circo? Lo so, ma non ci penso. Se mi preoccupassi di cosa pensa la gente, non potrei fare quello che mi piace.
Nell'assegnazione dei Giochi Olimpici contano tre cose: fare soldi, ancora più soldi e più soldi possibile.
C'è qualcosa di indefinibile nelle Olimpiadi, che scaturisce dall'anima, che deve essere preservata.
Possano la gioia e i buoni intenti amichevoli regnare, così che la Torcia Olimpica possa perseguire la sua via attraverso le ere, aumentando le comprensioni amichevoli tra le nazioni, per il bene di una umanità sempre più entusiasta, più coraggiosa e più pura.
I veri valori olimpici sono quelli che dimostrano quanto una persona possa raggiungere grandi traguardi attraverso lavoro, sacrificio, rinunce: Alfieri disse "Volli, sempre volli, fortissimamente volli".