L'importante non è vincere ma partecipare.
Lo spirito olimpico non è né la proprietà di una razza, né di una era.
Nel Giuramento olimpico, chiedo solo una cosa: la lealtà sportiva.
A nome di tutti i concorrenti, prometto che prenderemo parte a questi Giochi Olimpici rispettando e osservando le regole che li governano, impegnandoci nel vero spirito della sportività per uno sport senza doping e senza droghe, per la gloria dello sport e l'onore delle nostre squadre.
Lo Spirito Olimpico esalta e unisce in un insieme equilibrato le qualità del corpo, della mente e della volontà.
Lo sport deve essere patrimonio di tutti gli uomini e di tutte le classi sociali.
I Giochi Olimpici sono un dono per il mondo e tutte le nazioni devono poter essere ammesse.
Non sono i più forti, o i più belli, a vincere nelle Olimpiadi; ma prima di tutto coloro che partecipano.
La mia vittoria all'Olimpiade di Londra '48: Misi la testa fuori, vidi il punteggio e, per la seconda volta nella storia, un uomo camminò sull'acqua.
I Giochi Olimpici sono la celebrazione quadriennale della primavera dell'umanità.
Finire secondo alle Olimpiadi ti procura l'argento. Finire secondi in politica ti procura l'oblio.
Continuare fino al 2012? Non lo so, ma perché escluderlo. È come quando partorisci: maledici il dolore, ma poi il figlio in braccio ti dà la voglia di un altro bambino. Così è per la medaglia e le Olimpiadi.
Le medaglie alle Olimpiadi mi hanno aperto parecchie strade, la fortuna invece è stata quella di aver incontrato aziende che credono in me, assieme a molti fotografi dotati di una pazienza infinita.
Una delle cose più belle dei Giochi è proprio scoprirsi appassionati delle discipline più disparate, tifando da casa per un nostro atleta... E allora "più veloci! più in alto! più forte!".
I Giochi Olimpici di Atene 2004 saranno sicuramente gli ultimi, altrimenti mia moglie mi ammazza.