Fra tutti gli animali, il ragazzo è il più indomabile.
La morte, come mi sembra, altro non è che la separazione di due cose, l'anima e il corpo, l'una dall'altra.
Tu sei giovane, figlio mio, e, mentre gli anni passano, il tempo cambierà e addirittura capovolgerà le tue opinioni presenti. Astieniti quindi ancora per un po' dall'erigerti a giudice delle questioni superiori.
Dobbiamo imparare a non perdere tempo a piangere sulle nostre ferite, come un bambino appena caduto, ma abituarci a scacciare il dolore curandoci le ferite ed emendando i nostri errori il prima possibile.
Chi commette un'ingiustizia è sempre più infelice di quello che la subisce.
Chi trova nella propria vita molte colpe si sveglia di frequente anche dai sogni come i fanciulli e vive nella paura, tra brutti presentimenti; a chi invece è conscio di non aver commesso alcuna ingiustizia sta sempre accanto una lieta speranza e una buona "nutrice di vecchiaia".
I ragazzi sono un'ottima compagnia a loro modo, tra i loro coetanei, ma sono una compagnia poco salutare per la gente adulta.