Il bello è lo splendore del vero.
Ma badate bene, cittadini, che non sia questa la cosa più difficile, ossia sfuggire alla morte, ma che molto più difficile sia sfuggire alla malvagità. Infatti, la malvagità corre molto più veloce della morte.
Pare che la verità indichi il vagabondare di Dio.
Chi fa di tutto per compiacere gli amici, con il compiacimento presente crea l'inimicizia futura.
L'esercizio fisico, quando è imposto, non fa nessun male al corpo; ma la conoscenza acquisita per forza non ha presa sulla mente.
Alla fine tutte le cose non devono forse essere inghiottite dalla morte?
In ultima istanza la bellezza altro non è che un atteggiamento.
Coloro per i quali le cose belle non hanno altro significato che di pura bellezza sono gli eletti.
La bellezza ci farà fiorire di nuovo.
La bellezza è un breve sospiro tra un cliché e un altro.
La bellezza è ciò che permane come sostrato del divenire, non solo come manifestazione di ciò che è mutato, ma nell'agire stesso del mutare.
Essere molto belli è come essere molto intelligenti: una menomazione sociale.
Belle sono tutte le cose cui non si mescola il turpe.
La bellezza è una visitatrice che viene senza preavviso, muta forma per un'ora, per un giorno, talvolta per più tempo; svapora ad un alito, dilegua da capo.
Se hai bellezza e nient'altro, hai più o meno la miglior cosa inventata da Dio.
La bellezza è estasi; è semplice come il desiderio del cibo. Non si può dire altro sostanzialmente, è come il profumo di una rosa: lo puoi solo odorare.
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