Io sarò la nube e tu la luna. Ti coprirò con entrambe le mani, e il nostro tetto sarà il cielo.

Rabindranath Tagore
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La nostra interpretazione

Due presenze si incontrano in un’immagine delicata e potente: una è come una nube, l’altra come una luna. La nube non è lì per oscurare, ma per proteggere, per attenuare ciò che potrebbe ferire, per custodire una luce preziosa. Il gesto di coprire “con entrambe le mani” suggerisce cura totale, dedizione, desiderio di prendersi carico dell’altro con tenerezza e responsabilità. È una promessa di protezione, ma senza possesso, perché il tetto sotto cui si collocano non è una casa chiusa, bensì il cielo stesso. In questa immagine, l’amore diventa spazio illimitato, senza muri né confini. Il cielo come tetto indica una relazione che non soffoca, ma avvolge in una libertà condivisa. L’unione non è fatta di oggetti o sicurezza materiale, ma di intimità spirituale, di vicinanza emotiva che trasforma l’immensità in rifugio. La luna rimane luminosa, la nube rimane mobile e leggera: ciascuno conserva la propria natura, pur trovando nell’altro un riparo. Ne emerge un’idea di amore che è insieme protezione, rispetto e apertura, in cui la vera ricchezza è il semplice stare insieme sotto l’infinito.

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