Penso che la Chiesa faccia questo da sempre, cioè è la rappresentante dell'anima in quel che dice e in quel che fa.
L'artista può aiutare a capire di vedere oltre le apparenze. E questo secondo me è già una ricerca, un passo che, ne sono certo, può orientare l'individuo verso la ricerca della fede.
La bellezza si vede quando c'è qualche cosa dietro l'anima.
Non vi è eresia, né filosofia, tanto aborrita dalla Chiesa, quanto l'essere umano.
La Chiesa è una muraglia salda che nessuna bomba è stata capace di abbattere, perché le parole di Gesù hanno formato dei suoi figli una falange di eroi.
La Chiesa si muove, è articolata, è attenta alle novità del mondo, dell'uomo, alle loro inquietudini. Questo rende la Chiesa importante per tutti noi, anche per coloro che non credono o si rammaricano di non credere.
La Chiesa è chiamata a rispecchiare sul suo volto, il Volto di Cristo Profeta o Maestro, Sacerdote e Re.
Non c'è laicità possibile, per esempio, se tanto per cominciare non si conviene subito che Satana è un'invenzione della chiesa per distrarre l'attenzione da se stessi. Chi grida "Al lupo! Al lupo!" di mestiere che altro mestiere può fare se non il lupo?
La chiesa cattolica era un tempo la più superba istituzione del mondo, e s'imponeva alle anime umane. Se in un organismo così potente si scoprono imperfezioni, che fede possiamo avere nelle nostre piccole idee e filosofie?
La chiesa non è la padrona o la serva dello stato, ma la coscienza dello stato.
Ogni giorno la gente si allontana dalla Chiesa e si avvicina a Dio.
Non credo nella fede professata dalla chiesa ebraica, dalla chiesa romana, dalla chiesa greca, dalla chiesa turca, dalla chiesa protestante, né da qualsiasi altra chiesa che io conosca. La mia mente è la mia chiesa.
Diciamo così: Dio è il pittore, la nostra fede è la pittura, i colori sono la parola di Dio, il pennello è la Chiesa.
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