La Chiesa è una muraglia salda che nessuna bomba è stata capace di abbattere, perché le parole di Gesù hanno formato dei suoi figli una falange di eroi.
Il regime della Chiesa non è punto arbitrario; essa ha canoni e leggi che il Papa deve osservare.
La chiesa si è arricchita con la credulità e lo sfruttamento delle masse, oggi è un immenso potere finanziario.
La Chiesa combatte la passione con l'estirpazione in ogni senso: la sua prassi, la sua «cura» è il castratismo. Essa non chiede mai: «come si spiritualizza, si abbellisce, si divinizza un desiderio?»
La condiscendenza con cui la Chiesa dischiude la sua porta a tutti, come fanno le donne di costumi troppo facili, non solo non comporta in lei niente di riprovevole, ma indica addirittura fedeltà alla propria missione.
Credeva, era un fervido credente: credeva, soprattutto, nella forza della chiesa per mandare all'estero valuta pregiata.
La Chiesa invece vive della verità. E la verità non fa calcoli di convenienza.
La Chiesa è la casa della Parola, la comunità dell'interpretazione, garantita dalla guida dei pastori a cui Dio ha voluto affidare il Suo gregge.
La Chiesa non si è mai curata troppo di annotare i nomi dei suoi persecutori, ma non ha mai lasciato che, per quieto vivere, cadessero in dimenticanza i nomi dei suoi martiri.
La predicazione della Chiesa fu efficacissima quando insegnava ad odiare l'ebreo. Sarà meno efficace ora che cercherà di insegnare ad amarlo. Perché allora secondava i bassi istinti dell'uomo. Da ora innanzi li contrasterà.
La chiesa cattolica è la mamma che mette al centro della vita individuale e sociale delle sue pecorelle alla pecorina qualcosa che non ha posto da nessuna parte: la sessualità umana. E sopra vi pianta un codice d'onore, una morale.
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